UN MINUTO CON DIO?

Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: “Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!”. E Gesù gli ordinò severamente: “Taci! Esci da lui!”. E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: “Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!”. La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

Dal Vangelo secondo Marco 1,21-28

Come vivere questa Parola?
Due insegnamenti in questo breve passo di Vangelo che racconta una parte della prima giornata di Gesù nella vita pubblica. Uno è un vero giudeo, al sabato và alla sinagoga con gli altri fratelli di fede. Non è così scontato, con il covid molte persone hanno preso l’abitudine di ascoltare la Messa in televisione per comodità a mancano cose importantissime come l’incontro con l’Eucaristia e con gli altri fedeli, Secondo insegnamento, la Parola di Gesù ha un’autorità, una novità che colpisce chi l’ascolta. Una parola che gli abitanti di Cafarnao definiscono insegnamento. Oggi, la Parola ancora è un insegnamento autorevole. Rimango senza giudizio ancora sui giovani incontrati in queste due settimane dell’Agesci, la parte credente degli scout. Lo stupore di vedere che non conoscono la Parola di Gesù, ne conoscono la vita in generale ma non ci sono frasi guida, frasi su cui strutturare il proprio discernimento. Sono altre parole a guidare il loro pensiero, le parole della modernità così ambigue a volte e cariche di male. Ho capito incontrandoli che hanno sete di conoscere, di confrontarsi, fa bene a loro e a noi. Preghiamo per i giovani.

«Che è mai questo?»