Giovani in cammino

Discernimento vocazionale

Discernimento vocazionale
Sperimentare il convento – Postulato a Brescia

Dopo un primo discernimento iniziale il Postulato è la seconda grande tappa nel cammino vocazionale di ogni giovane mosso dal desiderio di diventare frate francescano. Con esso si entra in convento e, pur essendo ancora laici (cioè non ancora frati), si sperimenta concretamente la vita quotidiana dei frati, continuando il cammino di discernimento verso la tappa successiva, che sarà il noviziato.

Il Postulato di Brescia

Il convento di Brescia è dedicato al Postulato, cioè in un contesto formativo “ad hoc“, dove il gruppetto dei giovani postulanti (affidati ad un frate di riferimento che li accompagna) vive assieme alla nostra comunità di frati.
Nel convento sono state pensate delle zone per il Postulato, cioè dei luoghi dove i postulanti possono vivere insieme, fare servizio, giocare, parlare e condividere ogni aspetto della vita quotidiana per creare dei legami forti e per accompagnarsi l’un l’altro in questa ricerca. Non c’è niente di più bello che camminare affianco ad un fratello che vive le tue stesse gioie e che prova le tue stesse paure. Il francescanesimo è fraternità, e il postulato è un luogo dove imparare a essere fratelli.
I fratelli non sempre hanno la stessa età, le stesse abitudini, gli stessi bisogni, e in questo la comunità di frati offre ai postulanti l’occasione per vivere nuove relazioni di comunità a più livelli. Pregando, mangiando e servendo Messa insieme infatti postulanti e frati vivono una relazione intensa ed edificante. San Francesco ci insegna ad amare tutti e il miglior modo per imparare ad amare è vivere gomito a gomito con l’altro, anche se diverso, ma comunque fratello.

Il miglior modo per imparare ad amare è vivere gomito a gomito con l’altro

Chi è un postulante? Colui che chiede!

Un postulante è colui che “postula”, cioè colui che fa una domanda.

Chiede a Dio: “Davvero mi stai chiamando a seguirti più da vicino sulle orme di San Francesco?”

Quale domanda? A chi?

Chiede a sé stesso, interpellando la propria libertà: “Come voglio rispondere a questo appello di Dio?”
La domanda è quella vocazionale, “Signore, cosa vuoi che io faccia?”; ma in postulato questa domanda assume 3 piste di ricerca più specifiche…
Chiede a noi frati di aiutarlo nel discernimento e, eventualmente, di accoglierlo nell’Ordine.

Il Postulante è in una situazione ancora di verifica, di sperimentazione della vita francescana. Seguire il Signore “donandosi completamente” a Lui non è una scelta semplice e noi frati accompagniamo i giovani attraverso delle tappe proprio per aiutarli a fare discernimento sulla propria vita e sulla propria scelta di sequela.

Cosa fa un postulante? Sperimenta la vita dei frati!

Un postulante si interroga e si cimenta nella vita francescana. Vale a dire: sperimenta da vicino quei valori che caratterizzano un frate, e lo fa condividendo la semplicità della vita quotidiana del convento, gomito a gomito con i frati.

Preghiera

Impara a crescere nella vita spirituale, a pregare, a stare con il Signore, ad entrare in profondità in sé stesso e nella Parola di Dio, a crescere nell’amicizia e nell’amore per il Signore Gesù.

Fraternità

Sperimenta la quotidianità di una vita fraterna, condividendo la giornata con i fratelli, fra gioie e fatiche; in sostanza, in una parola, impara a crescere nell’amore.

Servizio

Si impegna in molteplici servizi: in convento (cucina, pulizie, ecc…), in chiesa (servizio liturgico), con i poveri e per le missioni (varie esperienze di volontariato e carità).

Povertà

Inizia a sperimentarsi nel distacco dai beni materiali, in uno stile di vita sobrio e semplice, avendo solo ciò che serve (provando anche a prendere distanza dalle relazioni esterne).

Quanto dura il Postulato?

Il Postulato non si prende alla leggera: è la prima tappa “ufficiale” del cammino francescano, ed entrando in Postulato, ciascuno dei giovani ha dovuto esporsi e prendere una decisione (per quanto ancora provvisoria e tutta da verificare). Questo ha significato per tutti lasciare qualche cosa o qualcuno (affetti, casa, lavoro, studi, …).
Il Postulato dura infatti normalmente 2 anni, ma il cammino può essere molto diverso per ciascuno. Ognuno infatti ha i suoi tempi di maturazione e discernimento, e noi frati cerchiamo sempre di non forzare le cose, senza affrettare oppure aspettare troppo: ogni cosa ha il suo tempo!
Il Postulato si conclude, per chi decide di continuare in questa strada, con l’ingresso alla tappa successiva, il Noviziato: il nostro giovane vestirà allora il saio francescano e si preparerà ad emettere i voti e diventare frate francescano.

Come si diventa postulanti? in tre passaggi!

Chiunque crede di percepire dentro di sé una vocazione a seguire più da vicino Gesù, chiunque è attratto dalla figura e dalla vita di S. Francesco e dei frati, può cominciare un cammino di discernimento. Questo può avvenire in 3 passaggi:

  1. Incontrare i frati: VIENI E VEDI Prima di tutto è bene iniziare a conoscere più da vicino i frati e avviare con qualcuno di essi un dialogo e un contatto personale, magari vivendo qualche giorno in convento (sì, noi frati offriamo anche questa possibilità: qui trovi tutte le info: Vieni e vedi!).
  2. Camminare con altri: GRUPPO VOCAZIONALE Altra tappa fondamentale è partecipare ad un “gruppo vocazionale”. Noi frati accompagniamo il “Gruppo San Damiano” che riunisce i giovani in ricerca per degli incontri mirati che sono di grande aiuto per capire, orientarsi e diradare tante paure e timori.
  3. Fare la scelta: ENTRARE IN POSTULATO Infine, il grande salto è la decisione di entrare in Postulato, un passaggio che in realtà si presenta meno difficile di quello che si pensi se, sostenuti dalla grazia di Dio, si è fatto precedentemente un cammino serio e sincero.

Testo tratto da: https://www.vocazionefrancescana.org/chi-ha-detto-il-primo-si