Un minuto con DIo?

Gesù andò nella regione di Tiro. Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto. Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di lui, andò e si gettò ai suoi piedi. Questa donna era di lingua greca e di origine siro-fenicia. Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia. Ed egli le rispondeva: “Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini”. Ma lei gli replicò: “Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli”. Allora le disse: “Per questa tua parola, va’: il demonio è uscito da tua figlia”. Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n’era andato.

Dal Vangelo secondo Marco 7,24-30

Come vivere questa Parola?

Una casa in più. Gesù aveva quella della sua famiglia a Nazareth, quella di Pietro a Cafarnao, quella di Marta, Maria e Lazzaro a Betania. Per sé non aveva dove posare il capo. Abitava le case che gli venivano aperte. Ora in Libano entra in una casa forse pagana. Entra e vuole stare nascosto, non vuole che la gente sappia che è lì. È stanco, ha bisogno di poche relazioni, di tranquillità. Ma come spesso gli capita, non funziona. Subito viene una donna insistente che ha una figlia malata. Nasce un dialogo che forse è una discussione. Gesù non si muove ma la sua Parola passa attraverso i muri, percorre le strade e raggiunge la bambina in un’altra casa, quella della donna di lingua greca. Gesù abita in una casa ma la sua Parola le raggiunge tutte, basta ci sia qualcuno che la cerchi, la invochi. Come non pensare a questi foglietti che portano la Parola, Gesù nelle case della gente? Grazie Gesù.

«Per questa tua parola, va’: il demonio è uscito da tua figlia»