Un minuto con Dio

Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito.
Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui.

Dal Vangelo secondo Giovanni 3,31-36

Come vivere questa Parola?
Come si manifesta l’Amore di Dio? Col fatto che Lui dona lo Spirito, cioè dona a ciascuno di noi la sua stessa capacità di amare fino alla pienezza, fino al perdono incondizionato e gratuito. Lo Spirito è anche la vita eterna non solo come caparra per la Risurrezione ma per la capacità che ci dà di amare in modo pieno e totale.
Per la società di oggi sembra impossibile ma la storia comune è pena di persone che hanno amato in questo modo e non mi riferisco solo ai santi o ai missionari martiri, ma a tutte quelle persone che hanno vissuto per gli altri, hanno rinunciato a qualcosa per far felici gli altri. Rinascere dall’altro, secondo il Beato Carlo Acutis è un semplice movimento degli occhi, dall’io a Dio, dalla tristezza del ripiegamento su di sé alla gioia di sentirsi amati e di poter donare questo amore.
Il tema dell’ira di Dio è scomodo soprattutto sulla bocca di Gesù, l’Amore non può mai essere rabbia. E sfogliando le pagine dell’Antico testamento scopriamo che Dio si arrabbia, minaccia vendetta ma poi finisce sempre con il perdonare la Sposa e il Figlio (Israele). L’ira di Dio è il suo amore che soffre perché non è riconosciuto e che alla fine cede per concedere una nuova possibilità di ravvedimento. Come diceva Padre Tito: “Ti vincerò col mio perdono”.