Un minuto con Dio

Ricorreva, in quei giorni, a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone. Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando ci terrai nell’incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente». Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».

Dal Vangelo secondo Giovanni 10,22-30

Come vivere questa Parola?
La prima affermazione che ci stupisce è quella finale: “Io e il Padre siamo una cosa sola”. Di per sé è riferita nella Scrittura agli sposi Marco 10,12-16 e in parte anche ai fedeli nella Chiesa chiamati ad essere un unico corpo e una sola anima 4,32-35. Nella preghiera sacerdotale all’Ultima Cena Gesù prega perché tutti siano una cosa sola affinché il mondo creda (cfr Gv 17,16). Gli esempi potrebbero continuare nella Scrittura. Ma a noi basta questo addentrarci delicatamente nel mistero perché ogni forma di divisione non appartiene alla logica divina trinitaria che è per sé comunione di diversità in unità. La Pace nasce da questa visione e finché non riusciamo a vedere in questo modo non saremo capaci di pace, di giustizia, di Regno. Certo non è facile ma è spontaneo: Mario Rigoni Stern affamato bussò ad un Ishba nella ritirata di Russia, chiese permesso: gli aprirono c’erano donne e soldati, gli diedero due piatti di minestra e prima che uscisse formaggio e latte per i suoi compagni. Lui disse che gli bastò chiedere permesso perché gli altri capissero che non si presentava come nemico o aggressore. Tutto questo lui lo definisce “saper restare uomini” perché il Cristianesimo ci offre la possibilità di essere noi stessi nel miglior modo possibile.