Un minuto con Dio

Si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio».
E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

Dal Vangelo secondo Marco 12,28-34

Come vivere questa Parola?

100 anni dalla nascita di Don Lorenzo Milani il grandissimo sacerdote italiano, profeta in anticipo sui tempi. Sul letto di morte si preoccupò per una cosa: di aver amata di più i suoi ragazzi che aveva strappato all’ignoranza e alla miseria con la scuola, lo studio e l’impegno. Disse a Gesù, anzi lo scrisse perché il tumore alla gola gli impediva di parlare: “temo di aver amato più voi che il Signore, ma Dio non bada a queste sottigliezze”. Papa Francesco nei primi numeri dell’esortazione apostolica Gaudete et Exsultate ci ammonisce su alcune eresie in vigore da secoli, una di queste riguarda la falsa religiosità di amare più Dio delle persone, non è devozione, è errore, eresia. Il comandamento che Gesù ci invita a tenere insieme è proprio in questo difficile: mare Dio e il prossimo quello che indica la parabola del buon samaritano, il lontano ferito a terra di cui devi prenderti cura. La minaccia per la Chiesa non sono i membri di altre religioni, ma i cattivi cristiani dentro di essa. Quelli che non amano, se non se stessi.