La Tredicina di Sant’Antonio

Molti chiedono il significato della “Tredicina di S. Antonio“: cosa vuol dire questa espressione? Per quale motivo agli altri santi spesso si dedica una novena (pregandoli per Fu papa Gregorio IX a canonizzarlo a Spoleto il 30 maggio 1232, festa di Pentecoste. nove giorni consecutivi) e a questo santo ci si rivolge con un’altra modalità? E infine, come si aggancia una simile tradizione alla mia vita presente? Frate Antonio da Lisbona morì a Padova il 13 giugno 1231. Di lì a poco iniziò il processo che portò a proclamarlo Santo, in meno di un anno (la canonizzazione più veloce di cui si abbia memoria!).

Da allora i padovani – e tutti i devoti – poterono iniziare a celebrare il loro amato frate Antonio con il titolo di “Santo” già una tredicina di giorni prima del 13 giugno, anniversario della sua nascita al cielo.

L’inizio della tredicina in onore di Antonio, ci ricorda quanto l’azione dello Spirito abbia caratterizzato la vita del Santo portoghese. Il suo primo biografo (nella vita detta “Assidua”) definisce la sua lingua “penna dello Spirito Santo”, mentre nelle Fonti Francescane (Fioretti, FF 1874) frate Antonio è chiamato “il meraviglioso vasello dello Spirito Santo”. Da allora i padovani – e tutti i devoti – poterono iniziare a celebrare il loro amato frate Antonio con il titolo di “Santo” già una tredicina di giorni prima del 13 giugno, anniversario della sua nascita al cielo.

Si racconta infatti che un giorno “messer santo Antonio di Padova” predicò davanti al papa e ai cardinali in modo così efficace e infiammato dallo Spirito Santo che sembrava ripetersi “quello antico miracolo degli apostoli al tempo della Pentecoste”, poiché tutti i presenti, di varie nazionalità, lo sentivano parlare nella propria lingua nativa.

Preghiera a Sant’Antonio: Si quaeris miracula

Questa preghiera di lode o responsorio in onore di Sant’Antonio fu composta da fra Giuliano da Spira. Il responsorio fa parte dell’Officium rhythmicum s. Antonii, che risale al 1233, due anni dopo la morte del Santo.

“Se cerchi i miracoli, ecco messi in fuga la morte, l’errore, le calamità e il demonio; ecco gli ammalati divenir sani. Il mare si calma, le catene si spezzano; i giovani e i vecchi chiedono e ritrovano la sanità e le cose perdute. S’allontanano i pericoli, scompaiono le necessità: lo attesti chi ha sperimentato la protezione del Santo di Padova. Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.”

Breve biografia di Sant’Antonio

S.Antonio nasce a Lisbona in Portogallo nel 1195, è battezzato col nome di Fernando. Di nobile famiglia (dei Buglione) pur essendo predestinato ad essere cavaliere entra in monastero, tra i Canonici Regolari Agostiniani. Ma il desiderio di annunciare il Vangelo e seguire in radicalità l’amore per Cristo lo porta ad incontrare i frati francescani da cui rimane fortemente colpito e sentendo il desiderio di seguire il Signore come frate indossa un’umile saio francescano. Da frate francescano proverà, spinto dall’ardore missionario, a giungere in Marocco, ma ammalatosi rientrerà in Italia dove incontrerà S.Francesco.

Vivrà qualche tempo in un eremo dopo il quale inizierà a predicare e annunciare il Vangelo con forza e passione. Predicherà in Romagna e dopo qualche tempo risiederà a Padova dove scriverà sermoni, otterrà la riforma del codice statuario repubblicano a protezione dei poveri insolventi, terrà testa al tiranno Ezzelino Romano, si muoverà per riconciliare fazioni diverse e famiglia lacerate, memorabili sono le sue prediche e i molti miracoli avvenuti grazie alla sua intercessione. Gli ultimi giorni della sua vita li passa vicino a Padova a Camposampiero, dove assiste alla visita del Gesù bambino e muore il 13 giugno 1231.

Articolo original sul sito vocazione francescana, clicca qui