Oltre il minuto con Dio

Vaticano. Nasce il Family Global Compact. Il Papa: cultura della famiglia e della vita

È un altro tassello importante sulla via del rinnovamento profondo del rapporto tra famiglia e Chiesa quello posto oggi da papa Francesco con il lancio del Family Global Compact, promosso dal Dicastero laici, famiglia e vita e dalla Pontificia accademia per le scienze sociali, con la collaborazione del Cisf di Milano (Centro internazionale studi famiglia) diretto da Francesco Belletti, a cui toccherà il coordinamento scientifico dell’iniziativa e la preparazione dei rapporti.

Un lungo percorso avviato quasi dieci anni fa, nell’ottobre del 2013, con l’annuncio del doppio Sinodo sulla famiglia e poi confluito nel 2016 con la pubblicazione di Amoris laetitia, e giunto nel 2022 all’Anno speciale dedicato alla verifica della diffusione e dell’accoglienza del documento post sinodale. Oggi il lancio di questa grande alleanza culturale tra università e centri di ricerca a livello internazionale segna un altro punto concreto nel quadro di un tema, quello appunto della famiglia, che è fin dall’inizio al centro del pontificato di papa Francesco.

Di cosa si tratta? “L’obiettivo – ha detto il Papa – è la sinergia, è fare in modo che il lavoro pastorale con le famiglie nelle Chiese particolari si avvalga più efficacemente dei risultati della ricerca e dell’impegno didattico e formativo che hanno luogo nelle Università. Insieme, Università cattoliche e pastorale possono meglio promuovere una cultura della famiglia e della vita che, a partire dalla realtà, aiuti le nuove generazioni – in questo tempo di incertezze e di carestia della speranza – ad apprezzare il matrimonio, la vita familiare con le sue risorse e le sue sfide, la bellezza di generare e custodire la vita umana”. L’aveva già scritto in Amoris laetitia (n.35), auspicando «uno sforzo più responsabile e generoso nel presentare le motivazioni per optare in favore del matrimonio e della famiglia, così che le persone siano più disposte a rispondere alla grazia che Dio offre loro”.

La Chiesa, come più volte ribadito, non rinuncia a mettere in luce il valore del matrimonio e della famiglia perché proprio in questa scelta d’amore responsabile “si realizzano gran parte dei sogni di Dio sulla comunità umana”. Nessuna rassegnazione quindi di fronte al declino della famiglia che, ha concluso Francesco “è generatrice di bene comune: le buone relazioni familiari rappresentano una ricchezza insostituibile non solo per i coniugi e per i figli, ma per l’intera comunità ecclesiale e civile”.

Durante la conferenza stampa il cardinale Kevin Farrell ha ricordato il secondo capitolo di Amoris Laetitia, nel quale papa Francesco “ci invita a prestare attenzione alla realtà concreta della famiglia, affinché come Chiesa siamo guidati ad una capacità di comprensione più profonda di essa e maturiamo modalità più efficaci per trasmetterne la bellezza e il ruolo insostituibile nella società”. E ha ricordato che “la sfida più grande per il mondo accademico di ispirazione cattolica è portare avanti il compito educativo sulla famiglia e la promozione della vita umana, in armonia con la dottrina sociale della Chiesa”.

Sul rapporto tra famiglia e società è intervenuta suor Helen Alford, Pontificia Accademia delle Scienze sociali che ha fatto notare che, in quanto bene relazionale, la famiglia è “la fonte di una buona società, perché genera quei beni sociali fondamentali, come la fiducia, la responsabilità, la collaborazione, la solidarietà e tutto l’insieme delle virtù umane che sono essenziali per una vita sociale inclusiva e sostenibile”. “In sintesi – secondo Donati – il “patto globale” costituisce una agenda di lavoro per nuove politiche sociali, economiche e culturali, per nuovi servizi sul territorio e per collegare le attività pastorali alla vita quotidiana delle famiglie”.

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Sito ufficiale Family Global Compact