DAL 1 AL 13 GIUGNO: Festa di S. Antonio di Padova 2024

Com’è tradizione ritorna, il 13 giugno, la Festa di S. Antonio da Padova, celebrata da sempre con grande solennità dai frati francescani conventuali nella Chiesa di san Francesco in Brescia, luogo di irradiazione di questa devozione così radicata fra la nostra gente.

L’antico legame con la nostra città

Un legame antico lega, infatti, Brescia al Santo di Padova. Secondo le cronache egli visitò e predicò più volte nella nostra città che, ancor vivo S. Francesco, già ospitava una vivace comunità di frati presso l’antica chiesa di S. Giorgio alle pendici del castello. A lui si attribuisce anche la fondazione del convento francescano di Bienno (tra il 1228-1230) in val Camonica , l’attuale Eremo dei santi Pietro e Paolo.

Qualche secolo dopo, il 24 febbraio del 1652, in tempi di guerra e pestilenze, il Consiglio Generale Cittadino, stabiliva con solenne decreto che il Santo di Padova fosse venerato quale speciale “INTERCESSORE E PROTETTORE di Brescia” , seguendo l’esempio e il voto della Serenissima, che a s. Antonio aveva affidato l’anno precedente (1651) le sorti della Repubblica in pericolo. Il 13 Giugno risultava dunque giorno festivo e tutte le autorità , con le rappresentanze comunali si recavano ad omaggiare il suo altare presso la chiesa dei frati.

Il culto del santo fra i bresciani e…”non solo”( mussulmani, induisti..)

A questa lontana memoria del passato fa riscontro anche oggi una diffusa e ininterrotta devozione a s. Antonio da parte dei bresciani; devozione che riemerge tenace ogni anno in occasione della sua festa quando tantissimi fedeli, si riversano nella chiesa dei frati per venerarne le reliquie, accendere una candela alla sua statua, riceverne il pane benedetto.

S. Antonio è “il santo dei miracoli” invocato per ogni necessità: è il taumaturgo, l’amico, l’intercessore, modello di vita cristiana e sostegno dei poveri.

E’ il santo detto in tutto il sud America “CASAMENTEIRO” (colui che aiuta a realizzare il “casamento” il matrimonio). Non a caso i frati propongono ormai da qualche anno presso il convento di Brescia e Padova un percorso per single e cercatori d’amore!!!

Ma a s. Antonio ricorrono misteriosamente anche molte persone non cristiane, indù e musulmani, che sempre, non solo nel giorno della festa, si accostano alla sua statua nella chiesa dei frati per una preghiera e una richiesta di aiuto.

La matrice antica, popolare e trasversale di questa devozione è evidenziata anche dalla tradizionale FIERA del 13 giugno, con le bancarelle posizionate davanti alla piazzetta della chiesa di san Francesco e il colorato e variopinto crocevia di folla che l’attraversa per l’intera giornata.

In questa edizione 2024, la facciata della chiesa sarà straordinariamente illuminata con una grande effige del santo (donata da un offerente per un voto) a sottolineare la connotazione popolare che tanto caratterizza il culto del santo di Padova

Ma chi è S. Antonio?

S. Antonio è un giovane portoghese (Ferdinando è il suo nome di battesimo) di nobili origini e dotato di una straordinaria cultura che decide di abbracciare la vita francescana (indossando un povero saio e cambiando il suo nome in frate Antonio), affascinato dalla testimonianza di alcuni fraticelli incontrati prima a Coimbra e poi martirizzati in Marocco. In questa terra lui stesso si recherà per un beve periodo mosso dal desiderio di predicare il vangelo ai mussulmani. Ammalatosi, nel viaggio di ritorno verso casa , la nave fa naufragio in Sicilia e così frate Antonio (ha 25 anni ) giunge nella nostra terra alla stregua dei tanti naufraghi e profughi odierni.

Nb.: nella mostra antoniana che sarà allestita dal 9 al 23 giugno figurerà una grande croce costruita con il legname proveniente da scafi e barche di profughi approdati sulla medesima spiaggia (capo Milazzo- Sicilia) dove naufragò il Santo nel gennaio del 1221.

Dopo avere incontrato Francesco ad Assisi ed un breve periodo di eremitaggio e preghiera nella solitudine, sospinto da un ardore missionario straordinario sarà pellegrino e predicatore e annunciatore di pace lungo l’Italia, poi in Francia quindi a Padova dove muore a soli 36 anni.

Dopo neppure un anno sarà proclamato santo ( il santo più rapido della storia) e il suo culto si diffonderà misteriosamente e rapidamente in tutto il mondo. Tanto che non vi è chiesa senza una sua immagine o una sua statua.

Una vita breve, intensa e bruciante d’amore per il Signore Gesù e il Vangelo; un esempio provocante e forte da seguire ed imitare, un amico che sa toccare il cuore e condurre alla fede, a Gesù. “Per Antonium ad Jesum”: ecco l’antico detto che chi si avvicina al Santo sperimenta e realizza!

La Tredicina

In particolare, nei giorni dal 1 giugno al 13 giugno è prevista ogni sera alle 18,30 la messa solenne, animata dai frati e dai sacerdoti dell’unità pastorale del centro storico. Al termine della celebrazione la recita della “Tredicina di Sant’Antonio”, la tradizionale preghiera nata subito dopo la morte del Santo.

L’arrivo da Padova della reliquia insigne e la festa con la comunità Sri Lankese

Sabato 1 giugno alle 18.30 durante la Santa Messa vi sarà l’accoglienza della Reliquia insigne di S. Antonio proveniente da Padova. La Comunità Sri Lankese (devotissimi del Santo) animerà la celebrazione con canti e danze della propria tradizione. La festa proseguirà anche dopo la messa nella piazzetta antistante la chiesa.

Giornata missionaria francescana

Domenica 2 giugno, le messe saranno animate da fra Naim Touma, frate libanese.

Visite guidate in san Francesco: Un tesoro da scoprire

Domenica 2 giugno alle ore 16.00 e domenica 9 giugno alle ore 21.00 : visita guidata della Chiesa e del convento di san Francesco alla ricerca delle innumerevoli tracce artistico/ spirituali antoniane che il complesso monumentale nasconde.
Prenotarsi in portineria (da lunedì a venerdì , tel. 030.2926701)

Presentazione di Josef Mayr-Nusser
con fra Giancarlo Paris

Lunedì 10 giugno, alle ore 21.00, nella piazzetta antistante la chiesa, p. Giancarlo Paris presenterà la figura di Josef Mayr-Nusser, testimone di pace e martire del nazismo

S. Antonio Casamenteiro

Sabato 8 giugno, la celebrazione eucaristica delle 18.30 sarà riservata in particolare ai molti giovani/ adulti (fra i 30 e i 50 anni) che hanno partecipato da ottobre al “corso S. Antonio Casamenteiro” proposto dai frati a tanti singles, desiderosi di giungere ad una relazione stabile, di farsi una famiglia. Nella tradizione ispanica, infatti, S. Antonio è il Santo del “casamento”, del matrimonio; colui che ti aiuta a metter su casa!

Alle 19.30, benedizione della mostra antoniana “S. Antonio – La voce e il miracolo”. Saranno esposti immagini, oggetti, riproduzioni artistiche sul santo provenienti da tutto il mondo. In particolare vi figurerà una grande croce costruita con il legname proveniente da scafi e barche di profughi e migranti approdati sulla medesima spiaggia (capo Milazzo- Sicilia) dove naufragò il Santo nel gennaio del 1221.
Per saperne di più: https://www.antonio800.org/brescia-la-mostra-antoniana-la-voce-e-il-miracolo-fa-13/

Alle 21.00, festa e musica in piazzetta

Musica e testimonianza

Domenica 9 giugno alle ore 16.00, “S. Antonio in-canto” elevazione spirituale (musiche e canti del gruppo “Luci”) in onore di s. Antonio (canti alternati alla vita/miracoli/immagini del Santo).

Martedì 11 giugno, alle 21.00, concerto d’organo con musiche eseguite dal maestro Francesco Botti

Venerdì 14 giugno alle ore 21.00, concerto della banda di Mairano, in piazzetta.

Mercatino a favore delle opere dei frati

Da sabato 8 a giovedì 13 giugno sarà attivo un mercatino di oggettistica, capi di abbigliamento, bigiotteria e artigianato a sostegno delle opere dei frati

La Festa del Santo
e il pane di s. Antonio

Mercoledì 12 giugno, alle ore 21.00 : la celebrazione del Transito di S. Antonio

Giovedì 13 giugno: Le Sante Messe alle ore 7.00, 9.00, 10.00 e alle 17.00 (per gli ammalati).
Alle 16.00: tredicina e benedizione dei bambini e dei gigli (portati da ciascuno)
Alle 18.00 i vespri cantati.
Alle 18.30 la Santa Messa solenne presieduta da Mons. Antonio Arcari sarà animata nel canto dal coro S. Francesco

Il pane di Sant’Antonio
A ogni Messa vi sarà la possibilità di un gesto di venerazione alla reliquia e verrà consegnato il Pane di S. Antonio, un concreto richiamo a gesti di amore e carità verso i più poveri. E’ verso la fine del XIX secolo che Antonio diventa sempre più il santo della carità, e si divulga questo gesto del “pane “. In particolare fu papa Leone XIII a voler coniugare strettamente la devozione al Santo di Padova con la pratica della solidarietà cristiana anche richiamandosi ad un suo famoso miracolo: una giovane mamma, ottenuta la guarigione del figlio Tommasino, per intercessione del Santo, decise di offrirgli tanto pane quanto pesava il suo bambino, perché potesse ridonarlo alle mamme più povere e bisognose. Un gesto di amore e solidarietà che continua a ripetersi ogni mattina alle porte del convento , dove i frati accolgono tanti poveri che è possibile assistere e aiutare grazie alla generosità e alla fede di tante persone.

Sulle orme del Santo

Le celebrazioni in onore del Santo si concluderanno Sabato 22 giugno con un pellegrinaggio a piedi di circa 12/ 13 Km che toccherà alcuni luoghi “antoniani” della nostra città
(informazioni alla portineria del convento)