Un minuto con Dio

Disse Gesù alla folla: «Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.
Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

Dal Vangelo secondo Giovanni 6,44-51

Come vivere questa Parola?

Passaggi: dal pane della moltiplicazione al pane di vita, passando per il pane del cielo più grande della Manna perché chi l’ha mangiata comunque è morto, mentre il pane di vita che è la sua Carne ci dona la vita eterna. Gesù quindi si propone come pane vivo, disceso dal cielo e chi se ne nutre vivrà in eterno perché questo pane è la sua carne, la sua persona, il suo modo di amare. il Beato Carlo Acutis che ogni giorno viveva e si nutriva all’adorazione eucaristica dice che stare davanti all’eucaristia significa appoggiare la testa sul petto di Gesù per ricevere il suo amore e poi ridistribuirlo nei poveri e nelle persone che hai intorno, per lui anche i compagni di scuola e di giochi. Allora possiamo capire ancora qualcosina di più. Il Pane che è Gesù ci dà la vita eterna cioè la capacità di amare come Lui ha amato e ci ama. questa capacità è soprattutto legata al fatto che siamo recipienti che sentono un vuoto di non amore e che attraverso Gesù si sentono amati e spinti ad amare perché traboccanti di questo amore. è quello che ci testimoniano i missionari, le persone che vivono e rischiano accanto ai poveri.