Scrivono su fra Giacomo Bulgaro…

Per chiarezza teniamo a precisare che scopo di queste note – scritte da un laico – non è quello di tratteggiare la vita, le opere o se si preferisce le virtù del Venerabile fra Giacomo Bulgaro ofmconv, ma solo di evidenziare il costante e straordinariamente caritatevole ricorso a quella che ci sembra sia stata la sua personale “teologia del Pane”: una teologia molto vissuta, per anni quotidiana, quanto poco parlata.

Una teologia intrisa di essenzialità che si è fatta omelia di vita pur nel nascondimento più severo che richiama, facendoli emergere, valori umani, etici e religiosi di grande momento e significato anche per i giorni nostri. Con stringatezza giornalistica, ci sembra si possa definire fra Giacomo un campione dell’elemosina del pane che si è espresso con gli strumenti della sobrietà, della condivisione e della giustizia.
Desideriamo sottolineare l’importanza e l’attualità di questi comportamenti che ancora oggi, e forse più di ieri, ci interrogano sia come singoli che collettività. Azzardiamo, ma forse non più di tanto, che fra Giacomo rese il convento bresciano di san Francesco dove visse e operò una sorta di piccola Betlemme, “la casa del pane”.

Gianluigi Goi