DAL 1 AL 29 GIUGNO: “Realtà Migrante”: uno sguardo francescano sul dramma delle migrazioni
Dal 1 al 29 giugno, la mostra fotografica di Carlo Bianchetti e Filippo Ribola nel chiostro del convento di San Francesco.
Un tema che interpella la coscienza
Nel cuore del mese di giugno, la nostra comunità francescana propone una riflessione profonda sul tema delle migrazioni, attraverso la mostra fotografica “Realtà Migrante”. Questo evento si inserisce nel programma delle celebrazioni di Sant’Antonio, offrendo uno spazio di contemplazione e consapevolezza sulle sfide e le speranze di chi è costretto a lasciare la propria terra in cerca di una vita dignitosa.
Il messaggio francescano di accoglienza e solidarietà trova espressione in questa iniziativa, che invita a guardare oltre le statistiche e i pregiudizi, per incontrare i volti e le storie di uomini, donne e bambini in cammino.
Gli autori: uno sguardo sensibile sulla realtà
La mostra è curata da Carlo Bianchetti e Filippo Ribola, due giovani fotografi impegnati nel raccontare le realtà sociali attraverso l’obiettivo.
Filippo Ribola, classe 1998, originario di Ospitaletto, ha recentemente presentato la sua mostra “Invasioni” a Villa Presti, offrendo uno sguardo profondo e disincantato sul Perù, evidenziando le fratture causate dall’assenza statale e le contraddizioni sociali del paese. La sua fotografia si distingue per la capacità di cogliere l’essenza dei soggetti, restituendo immagini autentiche e coinvolgenti.
Carlo Bianchetti, fotografo professionista, si dedica alla documentazione artistica e paesaggistica, con particolare attenzione ai reportage sociali e di viaggio. La sua esperienza e sensibilità arricchiscono la mostra, offrendo una prospettiva unica sulle migrazioni e sulle storie di chi vive ai margini.
La mostra
“Realtà Migrante” sarà allestita nel chiostro del convento di San Francesco e sarà visitabile dal 1 al 29 giugno. L’inaugurazione ufficiale si terrà domenica 1 giugno alle ore 19.00, alla presenza degli autori.
Le fotografie in bianco e nero esposte raccontano il dramma e la speranza dei migranti, offrendo uno spunto di riflessione sulla condizione umana e sulla necessità di costruire una società più giusta e accogliente.
